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Superbonus 110%: emissione di fatture per operazioni inesistenti se si fatturano in acconto spese relative ad opere non ultimate

Argomento: Reati tributari
Sezione: Sezione Semplice

(Cass. Pen., Sez. III, 8 novembre 2022, n. 42012)

Stralcio a cura di Lorenzo Litterio

“2. (...) Il provvedimento impugnato si caratterizza, (...), per la attenta e puntuale ricostruzione del meccanismo fraudolento messo in opera dagli indagati, utilizzando società a loro riferibili, che, abusando del regime di detrazioni fiscali introdotto allo scopo di favorire la ripresa economia nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia, hanno tratto profitto illecito dalla creazione e successiva cessione a terzi di crediti di imposta inesistenti. In particolare, a seguito dell'individuazione di anomale e rilevanti operazioni effettuate sulla Piattaforma Cessione crediti, l'Agenzia delle Entrate aveva individuato alcuni soggetti, società e persone fisiche, tra cui gli stessi indagati ricorrenti, che (...), attraverso un'articolata organizzazione, hanno ideato, realizzato e gestito un sistema fraudolento finalizzato alla creazione e monetizzazione di falsi crediti d'imposta per oltre un miliardo di euro. In particolare, (...), la simulazione della sussistenza dei presupposti costitutivi del beneficio fiscale - ovvero del diritto del contribuente alla detrazione dell'imposta lorda dell'intero importo delle spese sostenute per gli interventi di cui al d.l. 34 del 2020 (nonché degli ulteriori interventi previsti dalla previgente disciplina, anche in tema di ecosismabonus, nella prospettiva degli indagati) - è risultata strumentale alla creazione di crediti di imposta inesistenti, suscettibili dell'opzione di cui all'art. 121, d.l. n. 34 del 2020, in funzione della realizzazione di un duplice illecito obiettivo: da un lato, l'indebito conseguimento di ingenti liquidità monetarie di lecita provenienza, ottenute attraverso la cessione dei crediti a istituti di credito o intermediari finanziari, in talune ipotesi, attraverso la previa cessione intermedia a società ovvero a persone fisiche compiacenti; dall'altro, l'elusione fiscale attuata mediante indebita compensazione dei crediti di imposta, con conseguente locupletazione dei profitti derivanti dall'omesso versamento delle imposte dovute, il c.d. risparmio di spesa. 2.2. (...), non possono esservi dubbi in ordine alla sussistenza del fumus del delitto di cui all'art. 8, d. lgs. n. 74 del 2000, atteso che l'emissione delle false fatture commerciali ha avuto la funzione di simulare l'esistenza delle relative spese sostenute e creare così fittiziamente il presupposto costituivo del diritto alla detrazione. I correlati crediti di imposta, di [continua ..]

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