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Le decisioni del giudice amministrativo sono viziate per eccesso di potere giurisdizionale qualora egli compia una diretta e concreta valutazione della opportunità e convenienza dell'atto ovvero quando la decisione finale esprima la volontà dell'organo giudicante di sostituirsi a quella dell'Amministrazione.

Sezione: Sezioni Unite

(Civile Sent. Sez. U Num. 12045, 2021)

stralcio a cura di Eleonora Branno

Osserva […] il Collegio che l'eventuale error in iudicando commesso dal Consiglio di Stato nell'individuare la portata precettiva di una norma, che disciplini i caratteri della "gravità" dell'errore progettuale, non è riconducibile alla sfera dell'eccesso di potere giurisdizionale per sconfinamento nel merito amministrativo. Questa Corte ha da tempo chiarito come "le decisioni del giudice amministrativo sono viziate per eccesso di potere giurisdizionale e, quindi, sindacabili per motivi inerenti alla giurisdizione, laddove detto giudice, eccedendo i limiti del riscontro di legittimità del provvedimento impugnato e sconfinando nella sfera del merito (riservato alla P.A.), compia una diretta e concreta valutazione della opportunità e convenienza dell'atto, ovvero quando la decisione finale, pur nel rispetto della formula dell'annullamento, esprima la volontà dell'organo giudicante di sostituirsi a quella dell'Amministrazione, così esercitando una giurisdizione di merito in situazioni che avrebbero potuto dare ingresso soltanto a una giurisdizione di legittimità (dunque, all'esercizio di poteri cognitivi e non anche esecutivi) o esclusiva o che comunque ad essa non avrebbero potuto dare ingresso" (Cass. sez. un. 9 novembre 2011, n. 23302; nello stesso senso, Cass. sez. un., 28 aprile 2011, n. 9443).[…]

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