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Le regioni, ove ritengano che non sussista un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque, incompatibile con quello a fine idroelettrico, possono assegnare le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche a operatori economici individuati attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica e a società a capitale misto pubblico- privato.

Sezione: Sezioni Unite

(Cass. Civile Sent. Sez. Unite Num. 14322 del 25/05/2021) stralcio a cura di Eleonora Branno

[…]in base al nuovo comma 1-bis [N.d.R. dell'articolo 12 del D.Lgs. 79/199], le regioni, ove non ritengano sussistere un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque, incompatibile con il mantenimento dell'uso a fine idroelettrico, possono assegnare le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, previa verifica dei requisiti di capacità tecnica, finanziaria e organizzativa di cui al comma 1-ter, lettera d) a: operatori economici individuati attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica; società a capitale misto pubblico- privato nelle quali il socio privato viene scelto attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica; mediante forme di partenariato pubblico privato. L'affidamento a società partecipate deve comunque avvenire nel rispetto delle disposizioni del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (D.Lgs. 175/2016) […]

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