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Abbandono parentale e prescrizione del diritto al risarcimento del danno da illecito endofamiliare

Argomento: Delle persone e della famiglia
Sezione: Sezione Semplice

(Cass. Civ., Sez. III, 13 aprile 2023, n. 9930)

stralcio a cura di Fabrizio Cesareo

"1) […] Con il primo motivo è dedotta la violazione o falsa applicazione degli artt. 2, 29, 30, 31 Cost e degli artt. 147, 148, 2043 e 2059 cod.civ. Dopo avere ricondotto le condotte imputate al controricorrente all’illecito endofamiliare ed averne descritto i caratteri, il ricorrente, con il motivo qui scrutinato, attinge la statuizione con cui la Corte territoriale ha affermato che la prescrizione comincia a decorrere dal giorno successivo a quello in cui il danno si è manifestato per la prima volta, fino alla cessazione della predetta condotta dannosa, sicché il diritto al risarcimento sorge in modo continuo via via che il danno si produce, ed in modo continuo si prescrive se non esercitato entro cinque anni dal momento in cui si manifesta; detta statuizione, ad avviso del ricorrente, sarebbe in contraddizione con la conclusione raggiunta, stante che la condotta illecita del padre non era affatto cessata. Va innanzitutto precisato che, nel caso di specie, non è in discussione la qualificazione dell’illecito: come affermato nella sentenza impugnata, il totale disinteresse dimostrato da un genitore nei confronti del figlio integra, da un lato, la violazione degli obblighi di mantenimento, di istruzione e di educazione, e determina, dall'altro, un'inevitabile e insanabile ferita di quei fondamentali diritti nascenti dal rapporto di filiazione, che trovano nella Carta costituzionale (in particolare, negli artt. 2 e 30) e nelle norme di natura internazionale recepite nel nostro ordinamento un livello assoluto di riconoscimento e di tutela; l'abbandono parentale consiste, in particolare, nel mancato adempimento di tutti gli obblighi che il genitore assume nei confronti della prole: una completa e costante assenza di un genitore nella vita filiale, dunque, è ritenuto un indiscutibile esempio di illecito omissivo di carattere permanente. […] In primo luogo, mette conto rilevare che l’illecito endofamiliare si caratterizza per una serie di omissioni protrattesi per un apprezzabile lasso di tempo, suscettibile di essere interrotta in ogni momento soltanto per effetto di una radicale modificazione del proprio atteggiamento genitoriale, e cioè solo con l'adempimento degli obblighi dovuti alla prole; di conseguenza, finché la situazione di assenza, disinteresse, abbandono […] non viene rimossa, l'illecito si perpetua nel tempo, restando attuale ed eguale a sé stesso, in [continua ..]

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