home / Archivio / Diritto Penale raccolta del 2022 / Detenuto per reati ostativi non collaborante e benefici penitenziari: la presunzione di ..

indietro stampa contenuto leggi libro


Detenuto per reati ostativi non collaborante e benefici penitenziari: la presunzione di pericolosità è relativa

Argomento: Ordinamento penitenziario
Sezione: Corte Costituzionale

(C. Cost., 24 febbraio 2023, n. 31)

Stralcio a cura di Fabio Coppola 

“(…) Ritenuto che, con ordinanza del 16 febbraio 2022 (r.o. n. 62 del 2022), il Magistrato di sorveglianza di Avellino ha sollevato, in riferimento agli artt. 3 e 27, terzo comma, della Costituzione, questioni di legittimità costituzionale dell'art. 4-bis, comma 1, della L. 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), "nella parte in cui non prevede che possa essere concessa la semilibertà, nella specifica ipotesi surrogatoria di cui all'art. 50 comma 2 L.P., anche ai detenuti condannati per delitti compresi nell'elenco ivi indicato, che non abbiano prestato attività di collaborazione con la giustizia ai sensi del successivo art. 58 ter L.P., ma che abbiano avuto accesso ai permessi premio ex art. 30 ter L.P., sulla base di elementi dai quali è stata desunta l'assenza di collegamenti con la criminalità organizzata e del pericolo del loro ripristino”;  che, nel giudizio principale, L. D.B., è detenuto in forza di condanna definitiva alla pena di dodici anni, due mesi e venti giorni di reclusione, per una serie di delitti, tra i quali la partecipazione ad una associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, recante "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza"),rientrante tra i reati cosiddetti ostativi alla concessione di benefici penitenziari, "salva la prova di avvenuta collaborazione con la giustizia ex art. 58 ter L.P., o della ricorrenza delle ipotesi equipollenti di collaborazione che, riferisce il rimettente, L. D.B. ha presentato "domanda di applicazione in via provvisoria ed urgente di semilibertà", prospettando a sostegno dell' istanza la possibilità di svolgere attività lavorativa presso un'officina meccanica; (…) Considerato che il Magistrato di sorveglianza di Avellino dubita, in riferimento agli artt.3 e 27, terzo comma, Cost., della legittimità costituzionale dell'art. 4-bis, comma 1, della L. n. 354 del 1975, nella parte in cui non prevede che ai detenuti per i delitti diversi da quelli di contesto mafioso, ma comunque ostativi alla concessione dei benefici penitenziari e delle misure alternative alla detenzione, possa essere concessa la misura della [continua ..]

» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio