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Concorsi a professore universitario: natura dei criteri di valutazione e imparzialità della commissione

Argomento: concorsi pubblici
Sezione: Consiglio di Stato

(Cons. St., sez. VI, 3 maggio 2022, n. 3445)

Stralcio a cura di Davide Gambetta

[…] 3. Per dirimere la controversia occorre preliminarmente definire la natura e la funzione che i “criteri e i parametri di valutazione” assolvono nell’ambito delle procedure di reclutamento dei professori universitari. 3.1 Attualmente la materia è disciplinata dal titolo III della legge 30 dicembre 2010 n. 240 […]. L’articolo 15 di detta legge stabilisce il principio secondo il quale il reclutamento universitario avviene sulla base di: macrosettori concorsuali, settori concorsuali e settori scientifici disciplinari. Dette partizioni vengono create raggruppando le diverse discipline secondo criteri di affinità ed operano tanto per l’abilitazione scientifica nazionale (art. 16, l. 240/2010: cfr. infra) che per la singola chiamata di ciascun professore (art. 18, l. 240/2010: cfr. infra). […] L’accesso ai ruoli di professore di prima fascia (ordinario) e di seconda fascia (associato) può avvenire in favore di studiosi che: a) abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale (ASN). […]; b) siano poi “chiamati” dalle singole Università sulla base di regole dettate in specifici regolamenti approvati da ciascun Ateneo. […]. […] 3.2 Come si è visto, la legge prevede che i criteri di valutazione per conseguire la ASN si uniformino a criteri e parametri dettati in atti normativi emanati dal Ministero (quindi di portata generale). Si vedano, in particolare: il d.p.r. 4 aprile 2016, n. 95 […] e, soprattutto, il d.m. 7 giugno 2016, n. 120 […]. Diverso, invece, l’approccio adottato per le procedure attivate dai singoli Atenei (e finalizzate alla effettiva chiamata in ruolo di chi è già in possesso della ASN). In questo caso la legge (art. 18, comma 1, l. 240/2010) prevede che i criteri di selezione siano dettati in appositi regolamenti approvati da ciascuna Università. […] Da una parte, il legislatore ha voluto valorizzare l’autonomia delle singole Università. Dall’altra ha voluto dare loro uno strumento (insieme ad altri) per governare meglio le politiche di reclutamento del proprio personale così da renderle maggiormente responsabili sul piano delle scelte e dei risultati di lungo periodo. […] 3.3 La normativa ministeriale, valida per la ASN, fissa alcuni punti fermi sul piano definitorio (art. 1, d.m. 120/2016). Per [continua ..]

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