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La violazione mediata della legge non integra la fattispecie di abuso d´ufficio (poi abrogata) salvo che la fonte secondaria direttamente violata contenga solo una specificazione tecnica di un precetto comportamentale già compiutamente definito nella norma primaria

Argomento: Dei delitti contro la pubblica amministrazione
Sezione: Sezione Semplice

(Cass. Pen., Sez. VI, 18 gennaio 2024, n. 2314)

Stralcio a cura di Fabio Coppola

“(…) quanto al reato di abuso d'ufficio, è contestato, nelle rispettive qualità per B.B.di Presidente della Commissione esaminatrice e per A.A. di componente della commissione per il concorso pubblico per esami e titoli per 'assunzione a tempo indeterminato di due dirigenti sanitari medici in ostetricia e ginecologia ad (…), di avere, in violazione di legge, intenzionalmente danneggiato tre candidati al concorso, volontariamente omettendo di predisporre temi a risposta sintetica e, il giorno stesso del concorso, proponendo una prova scritta basata su cinquanta quiz a risposta multipla, peraltro predisposti non il giorno stesso del concorso ma anteriormente, dopo averne rivelato il contenuto ad altri candidati; in tal modo gli imputati avrebbero di fatto escluso i primi, che non superavano la prova,  e avvantaggiato i secondi che conseguivano un punteggio massimo prossimo a 27/30. (…) Quanto al delitto di abuso d'ufficio, è noto come con la legge 11 settembre 2020, n. 120 si sia intervenuti sulla struttura della fattispecie (…). In tale quadro di riferimento, con riferimento al requisito della "violazione di legge": a)la novella ha ristretto l'ambito applicativo dell'art. 323 cod. pen., determinando l'"abolitio criminis" delle condotte, antecedenti all'entrata in vigore della riforma, realizzate mediante violazione di norme generali e astratte dalle quali non siano ricavabili regole di comportamento specifiche ed espresse, o che comunque lascino residuare margini di discrezionalità, sicché deve escludersi che integri il reato la sola violazione dei principi di imparzialità e buon andamento di cui all'art. 97, comma 3, Cost, (…); b)la riforma dell'abuso d'ufficio ha inciso sullo spettro applicativo della fattispecie, escludendo la rilevanza della violazione di norme contenute all' interno di regolamenti, nel senso che deve escludersi la possibilità di includere nel tipo, attraverso il fenomeno della eterointegrazione o violazione mediata di norme di legge, la violazione di norme sub-primarie. In tal senso, si è, infatti, ritenuto che le regole debbano essere specificamente e solo disegnate dalla legge e ciò deve avvenire in termini completi e puntuali (…). In tale contesto, si è precisato, in senso esplicativo, che esclusa la rilevanza della violazione di norme contenute all'interno di regolamenti, ove pure si volesse attrarre, [continua ..]

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