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Il contenuto preciso dell'offesa penalmente rilevante nel delitto di tortura sta nella lesione della "dignità umana", che costituisce la cifra comune della lesività specifica, tanto del reato di tortura privata quanto del reato di tortura pubblica, e che si traduce nell'asservimento della persona e, di conseguenza, nell'arbitraria negazione dei suoi diritti fondamentali inviolabili

Argomento: Dei delitti contro la persona
Sezione: Sezione Semplice

(Cass. Pen., Sez. I, 9 ottobre 2024, n. 37171)

Stralcio a cura di: Claudia Scafuro

"(…) Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Assise di appello di Cagliari, Sezione distaccata di Sassari, confermava la decisione del 15 marzo 2022 con la quale la Corte di Assise di Sassari aveva condannato OMISSIS, anche ai fini civili e con le pene accessorie di legge, alla pena dell'ergastolo, perché ritenuto responsabile dei seguenti reati: A) omicidio volontario di OMISSIS (deceduta per shock emorragico acuto da ferita da punta e da taglio infetta al polmone destro), con le aggravanti di cui agli artt. 61 n. 8), 576, comma primo, n. 5), 577, comma primo nn. 1) e 3), cod. pen.; B) sequestro di persona in danno della predetta OMISSIS e delle figlie minori di costei OMISSIS (capo C) e OMISSIS (capo D), questi ultimi due capi aggravati dalla circostanza dell'essere il fatto stato commesso in danno di infraquattordicenne (art. 605, comma terzo, cod. pen.); E) resistenza a pubblico ufficiale a mezzo di tentativo di speronamento dell'auto dei Carabinieri di Sassari, con l'aggravante teleologica; F) porto abusivo di coltello; G) tortura in danno delle due minori (art. 613-bis, commi primo e quarto, cod. pen.) (…) Venivano, infine, ritenute anche l'aggravante di cui all'art. 94 cod. pen. per avere l'imputato commesso i reati sotto l'azione abituale della cocaina e la recidiva qualificata. (…) CONSIDERATO IN DIRITTO Il ricorso va rigettato, perché, nel complesso, infondato. (…) Secondo la consolidata tradizione di legittimità, il dolo "condizionato" è pienamente compatibile con l'aggravante della premeditazione, la quale ricorre anche quando l'attuazione del proposito criminoso è condizionata al verificarsi, o non, di un determinato evento, non potendosi confondere l'occasionalità dell'insorgenza del proposito omicida (contestualmente attuato) con l'esecuzione del proposito già maturato che sia stato condizionato al mancato verificarsi di un avvenimento ad opera della vittima: il dolo condizionato nulla toglie alla fermezza della risoluzione criminosa concretantesi nella ideazione del piano e nell'apprestamento dei mezzi, giacché è soltanto l'attuazione che rimane subordinata al verificarsi di una determinata situazione sfavorevole per l'agente, ma, quando ciò si verifichi, il fatto non può non ricollegarsi a quella risoluzione, tractu temporis persistente, nella quale si rivela appunto la maggiore [continua ..]

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