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ARTICOLI su: Un anno di sentenze 2025
» In seguito all´introduzione dell´art. 314-bis c.p. le condotte distrattive che integrano una effettiva appropriazione della res continuano a essere punite ai sensi dell´art. 314 c.p., mentre le condotte di “mero mutamento della destinazione di legge del denaro o delle cose mobili pubbliche”, originariamente riconducibili all´abrogato abuso d´ufficio, sono oggi punibili, con una decisiva riduzione dello spazio di rilevanza penale, ai sensi dell´art. 314-bis c.p.
» Pur in assenza di uno specifico obbligo di incriminazione, l´abrogazione dell´abuso d´ufficio ha comportato un vulnus di tutela contro le condotte abusive e la violazione dell'imparzialità da parte dei pubblici agenti in danno dei privati per le quali la Convenzione di Merida obbliga gli Stati ad adottare misure preventive efficaci
» Per l´integrazione del reato di cui all´art. 617-septies c.p. è necessario il dolo specifico di arrecare un danno all'altrui reputazione o immagine
» In materia di stupefacenti, l´aggravante della “non occasionalità” introdotta dal c.d. decreto Caivano rileva laddove l'agente, al momento del fatto, abbia già riportato un precedente specifico
» Le condotte di “puntare i piedi” e di "dimenarsi" integrano il reato di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto comportano l´impiego di forza fisica in funzione antagonista dell'agente pubblico, diretta contro lo stesso o contro terzi, ma comunque funzionale ad opporsi al suo operato
» Il mero rapporto di conflittualità tra coniugi non integra di per sé il reato di maltrattamenti in famiglia, a meno che non sia dimostrato che la vittima fosse sottoposta a una condizione costante di prevaricazione e umiliazione
» Stalking: la prova del grave e perdurante stato di ansia può essere ricavata dalle dichiarazioni della stessa vittima del reato, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall'agente ed anche da quest'ultima, considerando tanto la sua astratta idoneità a causare l'evento, quanto il suo profilo concreto in riferimento alle effettive condizioni di luogo e di tempo in cui è stata consumata
» Nella scelta se confermare o revocare la misura cautelare, il Tribunale del riesame deve verificare l´attualità delle esigenze cautelari, nel senso che l´analisi della personalità e delle concrete condizioni di vita dell´indagato deve indurre a ritenere probabile una ricaduta nel delitto prossima al momento in cui la misura viene applicata
» In ambito penal-tributario, l'integrale o parziale pagamento del debito tributario con l'Erario, anche attraverso piani rateali, può essere tenuto in considerazione per l´applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto anche in caso di importo evaso non irrisorio
» La Convenzione di Merida non impone l´obbligo di incriminare il reato di abuso d´ufficio, né vieta l´abrogazione della relativa disposizione incriminatrice. Gli eventuali vuoti di tutela derivanti da tale abrogazione non sono giustiziabili dinanzi alla Corte costituzionale
» Risponde di furto in abitazione colui che si introduce nell´immobile munito delle chiavi dell'immobile per ragioni di lavoro quando l´accesso nel locale non sia stato strumentale ad espletare l'attività per cui era stato consentito, bensì finalizzato sin dal principio all´impossessamento della cosa mobile in esso contenuta
» Gli amministratori senza delega, alla luce della riforma del diritto societario, non hanno più un generale obbligo di vigilanza sulla gestione attuata dagli organi delegati, atteso che l'art. 2392, comma 2, cod. civ. non prevede più che siano "solidalmente responsabili se non hanno vigilato sul generale andamento della gestione", ma che lo siano solo ove, "a conoscenza di fatti pregiudizievoli", non abbiano "fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose".
» Il delitto di scambio elettorale politico-mafioso presuppone che il soggetto procacciatore dei voti faccia parte dell´associazione di stampo mafioso o che, pur essendone estraneo o agendo uti singulus, la modalità di procacciamento dei voti sia di tipo mafioso
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» Il divieto di rappresentanza dell´ente ex art. 39 d.lgs. n. 231/2001 presuppone l´attualità della qualità di imputato del legale rappresentante e non opera se il procedimento in capo a quest´ultimo si è concluso con sentenza irrevocabile di proscioglimento per prescrizione