home / Archivio / 231 e Compliance raccolta del 2023 / Intelligenza artificiale: il Garante privacy scrive a Parlamento e Governo segnalando la ..

indietro stampa contenuto


Intelligenza artificiale: il Garante privacy scrive a Parlamento e Governo segnalando la necessità di individuare delle Autorità di vigilanza che siano indipendenti e imparziali

Argomento: Privacy
Sezione:

(Segnalazione al Parlamento e al Governo sull'Autorità per l'i. a., 25 marzo 2024)

Stralcio a cura di Giovanni de Bernardo 

Segnalazione al Parlamento e al Governo sull'Autorità per l'i. a. l’approvazione definitiva, lo scorso 13 marzo, del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (di seguito: “Regolamento”) impone adesso, agli Stati membri, alcune scelte essenziali sulle norme di adeguamento degli ordinamenti interni. Tra queste, particolare rilievo assume la designazione, ai sensi dell’art. 70 del Regolamento, della (o delle) autorità nazionali competenti per l’applicazione delle sue norme, con funzioni di vigilanza del mercato e ricezione delle notifiche previste a fini di controllo. La stessa disposizione impone agli Stati membri di garantire che l’esercizio, da parte di tali autorità, dei propri poteri possa svolgersi “in modo indipendente, imparziale e senza pregiudizi, in modo da salvaguardare i principi di obiettività delle loro attività e dei loro compiti e garantire l'applicazione e l'attuazione” del regolamento stesso. I requisiti di indipendenza, imparzialità e assenza di pregiudizi- che secondo l’art. 70 del Regolamento devono connotare l’esercizio delle funzioni da parte delle autorità nazionali competenti per l’intelligenza artificiale (infra: i.a.) -rappresentano la diretta implicazione della dimensione “costituzionale” della disciplina europea dell’i.a. Il suo tratto distintivo (anche rispetto a scelte di altri ordinamenti, come si evince dal raffronto con il Biden Administration’s Executive Order on Artificial Intelligence) risiede, infatti, nella scelta preliminare in favore di una regolazione volta a coniugare l’innovazione con la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dai rischi potenzialmente derivanti da un uso scorretto dell’i.a.. Proprio quest’approccio, volto a promuovere “la diffusione di un'intelligenza artificiale antropocentrica e affidabile” (art.1, p.1) depone, dunque, per l’attribuzione di ruoli di vigilanza in materia a organi caratterizzati da sufficienti requisiti di indipendenza e terzietà. L’incidenza, profonda e trasversale, dell’i.a. sui diritti fondamentali (cui, significativamente, si rivolge la stessa valutazione d’impatto prescritta per alcuni sistemi ad alto rischio) suggerisce, infatti, di attribuirne la competenza ad Autorità caratterizzate da requisiti d’indipendenza stringenti. In [continua ..]

» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio